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Laboratorio d'Arte

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Galleria d'Arte Stomeo

espone

Silvana Bissoli

Dalle Radici al Sole... passando dalla Luna

 14 al 31 maggio 2011

 

Inaugurazione sabato 14 maggio ore 19,30

 

 

- Via Caprarica 11 - Martano (LE) -

orari galleria: tutti i giorni dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16 alle ore 21. Lunedì chiuso

 

Immagini dall'Inaugurazione

 

        

 

 

 

             

 

 

La visita delle scuole: dalle materne alle medie

 

 

       

 

 

 

ALCUNE  DELLE OPERE IN MOSTRA

(per vedere tutti i lavori clicca qui)

 

 

Passione

 

Dalle Radici al Sole...

passando dalla Luna

Preghiera

Figure nel Giardino dei Ricordi 

Passato e Futuro

Restia a Mostrarsi

Cuore di Mamma

 

 

I Due Soldati

 

Conforto

Impegno d'Amore

Terra Rossa

Dignità

 

 

 

Pompea Vergaro

 Il critico d’arte ha presentato la mostra illustrando tutte le opere esposte

"Quando il fuoco si fa Arte: l’enigma degli ulivi di Puglia in Silvana Bissoli"

 

"Ho conosciuto a Lecce l’opera “la Grande Madre” di Silvana Bissoli,  selezionata in occasione della Prima Biennale Internazionale di pittura, scultura e grafica, tenutasi nella città barocca nell’ottobre 2010, organizzata dalla Galleria Stomeo di Martano, una ridente e dinamica cittadina situata nel cuore della Grecìa salentina, a pochi chilometri da Lecce.

Ho conosciuto, successivamente, l’artista veronese, nell’accogliente Galleria Stomeo, nei primi giorni di marzo, quando la primavera annunciava i primi segni del suo arrivo. Ci siamo intrattenute a lungo e alcuni segreti sono venuti alla luce... perchè ho potuto comprendere come l’artista, lungo la sua ricerca, abbia saputo scoprire e catturare le essenze arcaiche dell’ulivo, suo tema prediletto.

  “Ho cercato tra gli ulivi di Puglia l’essenza di quella terra. Ho incontrato antiche radici tramutate in folletti che hanno narrato per me storie incantate”,  questo è accaduto quando l’artista, appena ventenne, è giunta nel Salento, per non staccarsene mai più, anche se viveva a molti chilometri di distanza dalle porte del profondo nord. L’impatto è stato molto forte, continua a raccontare, da allora questa terra si proponeva ogni volta, divenendo un forte richiamo...

Il dubbio, allora, si insinua proprio come un folletto: Silvana Bissoli in questi viaggi metafisici, così emozionanti, dai quali ormai non sa staccarsene è rimasta intrappolata? Sì, perchè questo, a volte, è un rischio che corre chi viene attratto dagli ulivi di questa terra di confine. Non saprà mai più separarsene, è come una condanna, una piacevole condanna. Soprattutto quando diviene Arte.

I luoghi e le brezze del Salento catturano chi di questa misteriosa terra non sa  nulla e non ne conosce la potenza primordiale, legata alla terra e agli ulivi, alle pietre, al fuoco e al vento.

Non vi è mezzo più appropriato, dunque, di quello che l’artista utilizza per la propria Arte: la pirografia, la scrittura col fuoco, una tecnica d’incisione antichissima e mediterranea. Difficile e audace, come lo è, d’altronde, la sua produzione artistica.

Ella sa trarre e realizzare un legame tra oggetto e soggetto, tra materia e forme, alberi d’ulivo incisi su materiali legnosi, duri e scuri come quelli d'ulivo o  di castagno, oppure teneri e chiari come quello di betulla o di frassino, raccontando la storia di una terra, in minuziosi dettagli.

Ma questo non è bastato, perchè la notte annuncia una  luna che inesorabilmente ti prende nella sua scia luminosa, per portarti nelle più intime spiritualità.

 E da qui ha preso vita l’arte, unica e irripetibile, di Silvana Bissoli: l’ulivo con la sua nuda essenza lignea e la misteriosa luna.

Poi l’incontro con il suo maestro di Tricase, come ella racconta, e l’apertura del laboratorio “L’ulivo e la Luna”, nella città di Imola dove ella vive.

La sua ricerca artistica è continua, e si traduce in opere ricche di forza espressiva: generosi e millenari ulivi, in sequenze, come tappe della propria esistenza e della realtà umana: la gioia e il dolore, la sottomissione, l’amore, l’abbandono, la tenacia, perchè l’artista torna spesso nel Salento, passeggia lungo i filari di ulivi,  li fotografa, sosta accanto ai poderosi e rassicuranti tronchi, accolta dalle folte chiome, ne coglie i respiri, le essenze e le assenze, la forza e la lotta quotidiana per la sopravvivenza, incontra anche, tra le vie dei piccoli borghi, i volti dignitosi che raccontano, nei propri segni, i solchi di questa terra.

 Gli ulivi sui supporti si impongono per prepotenza visiva, appaiono come un attracco alla realtà, anche se la natura per Silvana Bissoli non è una rappresentazione, ma una forza, un linguaggio che parla all’anima, nascendo dall’urgenza di una sua intima necessità.

Perchè non sempre quello che vediamo in un primo momento è quello che è davanti ai nostri occhi, perchè “l’Arte è una menzogna che fa comprendere la verità”, come asseriva Picasso.

Nella sua ricerca, l’artista scava nelle  forme e nei segni, ed ecco, come in un gioco di bambini, intravediamo tra il fogliame di un rugoso ulivo, una luna che sbuca o un passerottino, o una altalena che delicatamente dondola da un robusto ramo, accorata nostalgia di una infanzia ormai lontana o una panchina, poco più in là, che l’attende.

Ma l’artista si alimenta di altre forme artistiche, ed ecco la parola scritta, compagna di ogni ulivo, un ulteriore sostegno creativo, affinché ne resti memoria.

Nell’arte di Silvana Bissoli  si coglie una speranza di salvezza che ella trova e regala, sia nei  ricordi che in quel che sarà!"